La Città di Fermo va molto orgogliosa della ricchezza di associazioni culturali e della vivace attività che tradizionalmente la caratterizza. Le numerosissime associazioni rappresentano, infatti, un patrimonio collettivo di valore inestimabile, energia creativa in movimento, luoghi d’incontro tra persone, culture e generazioni, promozione e diffusione della cultura, in tutte le sue declinazioni.
Anche in ragione della capillarità e delle specificità dei settori d’intervento in cui ciascuna opera, si è avvertita la necessità di coordinare il processo, non solo in un’ottica di ottimizzazione dei tempi e delle risorse, ma anche in forza di una logica di rete di relazioni che possa facilitare lo scambio di esperienze, competenze e conoscenze.
Il progetto della Consulta delle associazioni culturali rientra fra le linee programmatiche della nuova Amministrazione e nasce con l’obiettivo di creare una comunità compatta nei confronti della propria identità culturale, rendendo sistematica la partecipazione alla vita politico-amministrativa e la creazione di obiettivi condivisi in cui attori pubblici e privati cooperino per la concretizzazione degli obiettivi ritenuti indispensabili per la crescita culturale della città.
Ad un anno circa dalla sua costituzione la Consulta conta al suo attivo 80 associazioni iscritte suddivise in 5 tavoli di lavoro attinenti alle singole aree tematiche, ed una programmazione coordinata delle attività che ha contribuito a ravvivare l’attività culturale cittadina durante tutto l’arco dell’anno.
Si sono tenute numerose riunioni di programmazione delle attività attraverso le quali si è arrivati ad una organizzazione razionale non solo delle risorse ma anche dei calendari.
Questi i risultati raggiunti in un anno di lavoro:
• resa operativa la “Consulta delle associazioni culturali” prevista dallo Statuto Comunale, che, articolata in cinque settori d’intervento, riunisce gli operatori culturali a cadenza regolare per programmare il calendario delle attività cittadine, l’utilizzo degli spazi, l’accesso ai servizi e alle risorse comunali;
• creato un calendario annuale comune, sempre articolato per settori di intervento, che garantisce un’equa ripartizione di risorse e mezzi, la non sovrapposizione delle iniziative e la distribuzione delle stesse durante tutto l’arco dell’anno, pur conservando i momenti forti del periodo natalizio, pasquale ed estivo;
• contenimento dei finanziamenti "a pioggia" dei progetti, benché ci si renda conto che è un principio problematico da attuare per la natura delle associazioni, in ogni caso si ritiene che l’obiettivo, seppur a lungo termine, sia da perseguire provando ad adottare un approccio fondato su criteri ben delineati, il primo dei quali non può che essere un criterio di qualità intrinseca dei progetti culturali;
• definiti ambiti tematici su cui fondare le priorità e le collaborazioni che, pur non essendo semplice a causa della ricca articolazione del tessuto culturale cittadino, appare essenziale per favorire approcci capaci di estendere lo sguardo fuori dai confini consueti e abbracciare dimensioni sovra associative;
• premiati i progetti in grado di mettersi in relazione con altri soggetti culturali e con la città, in altre parole capaci di “fare sistema”, di agire in rete e di raggiungere pubblici diversi.
E’ stato anche approvato un nuovo regolamento che prevede 3 scadenze per la presentazione delle proposte culturali:
- 1° aprile per tutte le attività programmate per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre;
- 1° agosto per tutte le attività programmate per i mesi di ottobre, novembre, dicembre e gennaio;
- 1° dicembre per tutte le attività programmate per i mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio.
Già operativo anche il gruppo intersettoriale per l’editoria, coordinato dalla Biblioteca Civica, nell’ambito del quale sono già state realizzate numerose iniziative di promozione della lettura, sia in collaborazione con i rappresentanti delle associazioni sia con le librerie locali.
Elenco delle associazioni della Consulta