CENNI STORICI
Sant'Elpidio a mare è posta su di una collina che domina le valli del Tenna e del Chienti.
La soluzione potrebbe venire da una pergamena dell'XI sec. dove compare "Sancto Elpidio Maiore" forse per distinguerlo da Sant'Elpidio Morico, quindi si tratterebbe di una corruzione dell'aggettivo latino.
Come per tutte le comunità della zona la sua vita è lunga e ricca di storia a partire dall'epoca picena e romana.
È probabile che l'insediamento medievale sia da mettere in relazione con la fondazione dell'abbazia di S.Croce al Chienti del IX sec.
Nell'XI sec. si trova citato il Castello di Sant'Elpidio.
Intorno alla metà del XIII sec. il comune ottiene un privilegio straordinario, quello di poter costruire un porto tra Chienti e Tenna. Ma se da una parte questo costituirà una fonte di ricchezza, porterà anche molte sventure; Fermo altrettanto ricca e potente non intende tollerare questa potenziale rivale, oltretutto di provata fede guelfa.
Il XIV sec è un momento di grande benessere ma anche il secolo dei saccheggi, e dopo un primo tentativo dei ghibellini fermani nel 1326 la città deve subire nel 1377 quello più grave di Rinaldo da Monteverde, signore di Fermo che distrugge ben quattro contrade.
E come ultimo oltraggio venne trafugata la reliquia della S.Spina.
Sebbene duramente provati gli elpidiensi ricostruirono la loro città sul colle della Pieve, l'attuale centro storico, che riprese subito vita anche grazie all'immigrazione di "Lombardi" e "Schiavoni".
Nel 1431 si assiste ad un nuovo saccheggio da parte delle truppe di Francesco Sforza.
Seguono anni tranquilli, fino a quando la città si trova a fronteggiare le truppe napoleoniche e ancora una volta pagherà a caro prezzo la sua fedeltà al governo della Chiesa ; nel 1797 il generale Rusca avrà infatti facile gioco delle truppe locali nella battaglia del Colle dei Cappuccini.
Nel 1952 il Porto di S.Elpidio viene staccato diventando comune autonomo.
Sant'Elpidio attualmente è uno dei centri più importanti del settore calzaturiero ed è recente l'apertura di un museo della Calzatura.
COSA SI PUÒ VISITARE
Porta Canale (XIV sec.). Con un bastione adibito ad abitazione; in alto è murato un rilievo con Sant'Elpidio a cavallo che porta la data del 1527, a ricordo dell'apparizione del Santo in una battaglia contro i saraceni.
Basilica Lateranense della Misericordia. Costruita alla fine del Cinquecento con il suo austero portone di legno scuro introduce in un'atmosfera barocca.
Il trionfo della volta attribuita a Giuseppe Bastioni, seguace del Pomarancio, con Le storie della Vergine e gli affreschi e le tele dell'abside raffiguranti la Madonna della Misericordia e Profeti di Andrea Boscoli, la tela di Andrea Lilli con l'imbarco di S.Marta, le due cantorie lignee intagliate e dorate del XVIII sec., e tutta la decorazione esuberante e al tempo stesso misurata, danno l'impressione di essere i primi ad entrare in un ambiente dove nulla sembra essere cambiato nel corso dei secoli.
Di fronte all'organo del grande maestro veneto Pietro Nacchini del 1757, dal 1981 si trova anche quello del suo allievo, il Callido del 1785, proveniente dalla Chiesa di S.Francesco, che permette di dettare nei concerti con dei virtuosismi impossibili altrove.
Torre Gerosolimitana. Ci ricorda la presenza dell'Ordine dei Cavalieri di Malta nella croce a otto punte sopra l'orologio; una lunetta sulla porticina laterale, rappresenta Cristo redentore, proviene dalla Basilica imperiale di S.Croce al Chienti.
La Collegiata. Dedicata al patrono Sant'Elpidio, occupa con la sua mole un altro lato della piazza.
Eretta in epoca romanica, ha sul alto lungo cinque finestre gotiche con raffinate decorazioni in cotto, mentre l'interno a tre navate, dalle ariose proporzioni è neoclassico.
Colpiscono i vari tesori accumulati nelle varie epoche, dalla Pala con Assunta e Santi Patroni di Nicola Monti all'altare maggiore, al sarcofago romano (IV sec.) in marmo greco con caccia al leone, una scultura di grande qualità, un pezzo unico nel panorama marchigiano.
Nel transetto destro l'altare dell'Annunziata del 1702, prezioso lavoro in legno dorato di Andrea Scaccianti da Cupramontana che arriva fino al soffitto; nel transetto sinistro il Crocifisso e i Santi Antonio ed Elpidio di Jacopo Palma il Giovane.
Una tela della Madonna del Carmine del Pomarancio e un organo del 1640, ricostruito dal Callido nel 1765, completano la serie delle opere d'arte.
Palazzo Comunale. Costruito sul finire del XIV sec., e rifatto alla prima metà del '500 su disegno dell'architetto bolognese Pellegrino Pellegrini, detto il Tibaldi, con successive ristrutturazioni di Ireneo Aleandri.
Nella sala consiliare si ammirano due polittici di Vittore Crivelli: L'Inconorazione della Vergine con Santi della fine del '400 (18 pannelli) e il trittico con Crocifissione e Santi.
Chiesa di Sant'Agostino "Nuovo". Riconsacrata al santo dopo la distruzione del primo convento fuori le mura, con un bel portale rinascimentale datato 1505, opera dei maestri vaganti lombardi.
Chiesa di S.Filippo Neri (XVIII sec.). E' affiancata da un piccolo gioiello neoclassico, l'Oratorio con pianta a croce greca disegnato dal Valadier nel 1789; vi è anche un organo del Callido.
La facciata è quanto rimane del teatro Cicconi, costruito nel 1870 su disegno di Ireneo Aleandri; l'interno oggi ricostruito andò distrutto nel 1952-53.
Chiesa di S.Agostino "Vecchio". Non più ricostruita dopo il saccheggio del 1377, di cui rimane un'alta parete in laterizio e l'Oratorio della Madonna dei Lumi.
Si vede ancora l'altare gotico della Sacra Spina, elegantemente scolpito in marmo, dove si custodiva la reliquia donata da Filippo l'Ardito al Beato Clemente Briotti, trafugata e portata nella Chiesa di S.Agostino a Fermo.
Santuario della Madonna degli Angeli. Con affreschi rinascimentali attribuiti alla scuola di Lorenzo Salimbeni.
MUSEI
Pinacoteca V.Crivelli. Le collezioni della Pinacoteca nascono dalla concentrazione di numerose opere provenienti da chiese, conventi e palazzi gentilizi.
Le opere sono suddivise tra la "sezione antica", il cui nucleo centrale è costituito dalle tavole di Vittore Crivelli, e la "sezione contemporanea" che raccoglie opere di grafica, frutto delle acquisizioni delle Biennali che vengano periodicamente allestite, a firma di autori prestigiosi tra i quali si segnalano Bruscaglia, Licata, Ciarrocchi, Offidani, Trubbiani, Capozucca, Cagli, Pierleoni, Sanchini. -
Indirizzo: Corso Baccio n. 31.
Museo della Calzatura. Il Museo conserva migliaia di reperti tra scarpe, forme, macchine e strumenti per la lavorazione, donati dalle aziende del settore o da privati, ed esposti secondo aree tematiche distinte in tre sezioni.
Il percorso espositivo è stato pensato per illustrare le trasformazioni che hanno subìto le calzature, dai primi approcci medievali fino alle produzioni più recenti che, in molti casi, rappresentano delle vere opere d'arte, frutto dell'abilità e della maestria degli artigiani locali. -
Indirizzo: Piazzale Marconi, 16.
Osservatorio Astronomico. E' stato inaugurato nel 1986 ed è uno dei cinque osservatori presenti nel territorio regionale. Dispone di un telescopio riflettore di 254 mm. di diametro, variamente orientabile, posto sotto una cupola in vetroresina. -
Indirizzo: Località Castellano.
MANIFESTAZIONI E FESTE
Lu Mercatu anticu (mercoledì luglio e agosto)
Modidea, concorso nazionale per giovani stilisti (luglio)
Rassegna di teatro dialettale (Luglio)
Città Medioevo (ultima settimana di luglio)
Sagra della Trebbiatura (fine luglio)
Contesa del Secchio, rievocazione storica (2° domenica di agosto)
Accademia organistica elpidiense (venerdì di agosto)
Premio internazionale d'organo antico "Pietro Nacchini" (settembre-ottobre)
Festa del patrono Sant'Elpidio Abate (2 settembre)
Sagra della Polenta (10 settembre)
INFO E CONTATTI
Numero Verde U.R.P.: 800.452.999.
http://www.santelpidioamare.it/