Porto Sant'Elpidio
CENNI STORICI
Alcuni ritrovamenti di epoca picena indicano una presenza di abitati fin dal IX secolo a.C., con una continuità in epoca romana, alla quale risalgono alcune villae rustiche rinvenute negli ultimi decenni.
Tra il VI e il IX secolo si ebbe una riorganizzazione del territorio tra Chienti e Tenna e una ripresa dell'agricoltura dovuta alla presenza dei benedettini dell'abbazia di S.Croce, fondata nell'886, e dovuta inoltre alla pieve di Sant'Elpidio, capoluogo di un ministerium dipendente dalla diocesi di Fermo.
Alla metà del XIII secolo iniziò la crisi del monastero di S.Croce, mentre la pieve ed il castello di Sant'Elpidio divennero Polo di attrazione per le popolazioni circostanti, portando alla formazione del comune.
Il tratto costiero con un porto era stato donato al vescovo di Fermo già nel 1035.
Sant'Elpidio alla metà del XIII secolo ottenne dai rappresentanti papali la facoltà di avere un proprio porto.
Nonostante i successivi tentativi di Fermo di ripristinare il controllo, papa Clemente IV nel 1267 impose definitivamente ai fermani di non molestare le navi del porto di Sant'Elpidio.
Sant'Elpidio più volte, negli anni delle contese tra guelfi e ghibellini, si trovò a scontrarsi con Fermo e dopo un assalto notturno ai danni dei mercanti elpidiensi richiese al Rettore della Marca il permesso di fortificare il Porto per assicurare i traffici che vi si svolgevano.
In conseguenza di questo fatto prese avvio la costruzione della torre che si conserva tuttora al centro di Porto di San Lupidio, ma i lavori presto interrotti per intervento di Fermo, proseguirono solo dopo molto tempo.
La storia dell'attuale Porto Sant'Elpidio ha inizio nel cinquecento quando, in un più generale contesto di crescita demografica e di ripresa agricola, divenne più consistente il nucleo insediativo del territorio connesso al porto, che iniziò ad essere un importante riferimento territoriale, grazie soprattutto all'esportazione del grano e del legname.
Nel 1560 fu autorizzata da papa Pio IV la ripresa del lavori di costruzione della torre contro le possibili invasioni turche epiratesche con annessi edifici doganali pontifici.
Porto Sant'Elpidio divenuto comune autonomo solo nel 1952, ha specializzato la propria produzione nella calzatura, affermandosi anche come località turistica balneare.

COSA SI PUÒ VISITARE
Chiesa dell'Annunziata
. Edificata nel 1823 per volere del cardinale Cesare Brancadoro, conserva all'interno una Annunciazione di Nicola Monti.

Villa Baruchello. Dal 1980 è di proprietà comunale ed è circondata da un giardino lussureggiante in cui sorge una torretta per la caccia e in cui sono disseminate fontane.
Tutelato come giardino botanico, il giardino presenta varie specie floreali catalogate, quali il cedro del Libano, il pino nero, l'abete, il cipresso e le palme.

Villa Murri

Villa Trevisani

MANIFESTAZIONI E FESTE
Rassegna di teatro dialettale
(giugno-luglio)
Palio del mare (prima settimana di luglio)
Festival internazionale del teatro per ragazzi (luglio)
Mirabilia, mercatino (ogni domenica di luglio e agosto)
Palio dell'Addolorata (fine luglio)
Festa del patrono, S.Crispino (25 ottobre)

INFO E CONTATTI
Comune Ufficio turismo: 0734-9068200
UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE, Piazzale Virgilio 1, c/o Torre dell'Orologio, Tel. 0734/903240.
http://www.comune.porto-sant-elpidio.ap.it/

 
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