CENNI STORICI
Interessato da centuriazione augustea, divenne libero comune nel 1084 e si diede subito uno Statuto.
Nel Duecento Montefortino venne assoggettato dai castellani di Monte Passillo (attuale Comunanza) e, allo stesso tempo, numerose furono le lotte con le vicine Amandola e Montemonaco, occasionalmente alleate nel far fronte a nemici comuni.
Al termine di queste "consuete" controversie per i confini territoriali, venne costruita, nel 1265, la chiesa della Madonna della Pace.
Possedimento di Fermo, nella prima metà del Quattrocento Montefortino passò ai signori di Camerino e quindi sotto la signoria degli Sforza.
Nel 1586 venne incorporta nel Presidiato di Montalto.
In epoca moderna fece parte dello Sato Pontificio nella giurisdizione della diocesi di Fermo e nel 1860 votò l'annessione al Regno d'Italia di Vittorio Emanuele II.
COSA SI PUÒ VISITARE
Del circuito fortificato sono rimaste
Porta S. Lucia, S. Biagio o Portarella e Porta di Valle, varcandole ci si inoltra tra stradine deliziose e piccoli giardini pensili fino a giungere in
Piazza Re Umberto I da cui è possibile affacciarsi su di una balconata panoramica: da qui si scorgono alcune delle numerose case-torri del XVI-XVII secolo, molto ben conservate, che costituivano uno scacchiere difensivo del territorio e di cui fa parte anche un mulino fortificato.
Nel 1549 il comune avviò la costruzione della grande
chiesa di S. Francesco e del convento.
La decorazione interna, ricca di altari con tele, venne nuovamente arricchita nel Seicento e a questo periodo risalgono gli stucchi e i dipinti del Malpiedi (1635-51) e l'altare della Compagnia di Rosario, costruito nel 1616 per ospitare il preesistente quadro della Madonna del Rosario di Simone de Magistris (1577).
Sempre all'interno della chiesa è possibile ammirare quanto rimane di un coro ligneo i cui stalli seguivano l'andamento rettilineo dell'abside di Sant'Agostino, da cui proviene.
Gli undici seggi sono separati da grandiose volute a fogliami e da braccioli sostenuti da colonnine tortili; in alto sono culminati da una cornice modanata e sormontata da pinnacoli e piccoli frontoni intagliati; all'estremità laterale un elegante bassorilievo con la figura di S. Giovanni evangelista.
S. Angelo in Montespino: antico baluardo dei monaci farfensi già nel X-XI secolo.
In questa chiesa, la cui dedica a S. Michele Arcangelo denota una probabile origine longobarda, e che doveva servire anche da fortezza e da vedetta, si fondono religiosità e leggende.
L'edificio è frutto di varie ristrutturazioni dell'impianto architettonico.
All'interno, oggi spoglio, con presbiterio rialzato e originariamente a tre navate, si distinguono tracce di un intervento barocco. Meglio conservata è la cripta a navatelle le cui colonne e capitelli vennero costruiti con materiale di spoglio di qualche tempio pagano di età romana.
Santuario della Madonna dell'Ambro: la primitiva cappella fu eretta a seguito del miracolo dell'apparizione della Madonna alla pastorella Santina, muta dalla nascita, che riacquistò la parola.
Il santuario meta di molti pellegrinaggi fu costruito nella seconda metà del Cinquecento e la decorazione interna risale al Seicento; nella cappella della Madonna Martino Bonfini da Patrignone dipinse le Storie della Vergine tra Sibille e Profeti. Molteplici sono le possibilità di escursioni per giungere ad esempio alle Gole dell'Infernaccio, profonda incisione nella roccia, tra il Monte Sibilla e quello della Priora o, dopo aver attraversato una faggeta, all'eremo di S. Leonardo al Volubrio, un castrum acquistato da Montefortino nel trecento per il controllo del passo e per difendersi dalle città nemiche.
MUSEI
Pinacoteca Civica "F. Duranti" e Museo di Arte Sacra Comunale-Diocesano, tipologia artistico, presso Palazzo Leopardi: la Pinacoteca è intitolata a Fortunato Duranti (1797-1863), romantica personalità di pittore bohémien e raffinato collezionista di opere d'arte che provvide a donare al Comune.
Le opere in questione coprono un vasto arco temporale: dal gotico al neoclassico.
I quadri e i disegni del Duranti costituiscono un corpus originale e sostanzioso; interessantissime le opere di Corrado Giaquinto (1703-1756), di Francesco Solimena (1657-1747), Carlo Maratta (1626-1712) e molti altri.
Tra i gioielli del '400: una croce di scuola veneta, tavole di Pietro grill detto l'Alamanno (attivo nelle Marche dal 1475) e una lunetta di Nicola di Maestro Antonio enigmatico artista anconetano attivo dal 1472.
Palazzo Leopardi, sede della pinacoteca, è un pregevolissimo esempio di architettura nobiliare cinquecentesca appartenuto a Sir Desiderio Leopardi creato Corte Palatina nel 1533 e curatore dello Statuto di Montefortino.
Raccolta dell'Avifauna delle Marche, tipologia naturalistico, via Roma n° 12: la raccolta è costituita da circa 1300 esemplari di mammiferi caratteristici dell'Appennino Marchigiano (lupo, faina ecc..), uccelli dell'avifauna italiana e pesci d'acqua dolce.
PRODOTTI TIPICI
Acqua oligominerale.
Funghi porcini seccati e conservati.
MANIFESTAZIONI E FESTE
Festa del Tartufo dei Monti Sibillini: fine febbraio-inizio marzo.
Festa popolare dei Monti Sibillini: seconda metà di luglio.
Sagra della Cucciola: fine agosto.
INFO E CONTATTI
Uffici comunali: Tel. 0736859101
http://www.montefortino.com/
commontef@tiscali.it