CENNI STORICI
I primi documenti scritti riferiti a Montappone risalgono a non oltre il secolo XIII.
La famiglia Nobili, legata in parentela con quella dei Brunforte, signora di molte cittadine confinanti vi dominò fin dall'origine.
Nel 1055 risulta sotto il dominio dei vescovi di Fermo.
All'inizio del secolo XIII due fratelli, Folco e Ricciardo, signori di Massa e di Montappone, si divisero i possedimenti, l'uno ebbe Massa, il secondo Montappone: a questi Signori fu assegnato il titolo di Marchesi da Nicolò IV, nel 1291.
All'inizio del secolo XIV Montappone venne soggiogato da Monteverde e più tardi assediato e quasi distrutto da Gentile da Mogliano.
Nel 1331, come Fermo, Montappone fu di nuovo oppresso dal potente Signore mercenario di Monteverde.
A causa dei soprusi e delle vessazioni che opprimevano i loro vassalli, gli uomini di Montappone si consegnarono alla città di Fermo.
Nel 1371 venne ricostruito su licenza del Cardinale Pietro d'Estaing e con la clausola di rimanere sotto il dominio di Fermo.
In un solo anno venne ripristinato il castello.
Nel 1446, successivamente alle conquiste del guelfo Carlo Malatesta nel 1413 ed ai 15 anni di governo di Francesco Sforza, tutto il territorio tornò all'obbedienza del Papa.
Nel 1538, Papa Paolo III incaricò a governare lo Stato Fermano il Cardinale Ranuccio Farnese.
Come tutti gli altri Castelli sotto il dominio di Fermo, anche Montappone era governato da un vicario, che rappresentava la più alta carica del Comune.
Sul finire del 1700 si assistette al predominio francese che culminò con la costituzione di varie Repubbliche vassalle dei Francesi.
Le insurrezioni del 1799 avvenute a Castel Clementino (odierna Servigliano), permisero la cacciata dei francesi ed al ritorno del governo Pontificio nella Marca Fermana dal 1800 al 1808.
Il 4 e 5 novembre 1860 si svolsero i Plebisciti nelle Marche ed a larga maggioranza gli abitanti di Montappone votarono per l'annessione al Regno d'Italia, proclamato il 17 marzo 1861.
L'inizio del secolo XX fu caratterizzato per Montappone da un triste fenomeno in risposta a situazioni di miseria, l'immigrazione, soprattutto in Paesi come il Brasile, l'Argentina e gli Stati Uniti.
I due conflitti mondiali ed il periodo fascista portano Montappone ai giorni nostri.
COSA SI PUÒ VISITARE
Nella piazza del centro storico, sede dell'antico castello, si incontra
l'oratorio del Ss. Sacramento con un portale trecentesco in cotto sovrastato dallo stemma della confraternita; all'interno ci sono alcuni affreschi cinquecenteschi, in particolare una Madonna con il Bambino tra Ss. Giovanni Battista e Giorgio con la figura della committente e la rappresentazione di un castello, forse lo stesso Montappone.
Nel punto più alto della città c'è la chiesa di
S. Maria in Castello, edificio imponente addossato a quanto rimane delle mura, mostra evidenti segni di ristrutturazione avvenuti nel XVII secolo e cambiamenti di orientamento.
Nella chiesa parrocchiale di
S. Maria e S. Giorgio, costruita nella parte nuova della città al posto di una chiesetta romanica suburbana detta della "Madonna di Villa", è stato restaurato recentemente un quadro attribuito al Pomarancio.
MUSEI
Museo del cappello, tipologia specializzato, Borgo XX Settembre n° 45: custodisce materiali e manufatti relativi alla produzione del cappello di cui è ricca Montappone.
E' possibile vedere gli antichi strumenti della lavorazione della paglia, dalla rudimentale pressa che assomiglia ad un ferro da stiro fino ai macchinari più evoluti simili alle presse degli stampatori, nel museo oltre a varie produzioni di cappelli è esposto il cappello preferito di Federico Fellini donato al Museo dalla famiglia.
PRODOTTI TIPICI
Cappelli in paglia e in panno.
MANIFESTAZIONI E FESTE
Festa del patrono S. Giorgio: 23 aprile.
Festa della Pinturetta: inizi di luglio.
Rievocazione folckloristica "Il cappello di paglia": luglio.
Festa della Madonna di Gagliano: metà agosto.
Festa di fine Estate: settembre.
INFO E CONTATTI Uffici comunali: Piazza Roma, 5 - tel: 0734/760426-611
http://www.ilcappellodipaglia.it/pagine/laStoria.cfm