Curiosità
Saporoso Matteucci, condottiero fermano, ed il rapimento di Mihrimah, figlia di Solimano il Magnifico
Ad Istanbul, vicino alla moschea eretta dal sultano ottomano Solimano, si trovano le tombe del sultano e della sua famiglia, tra cui quella della figlia Mihrimah: sulla lapide si legge che la sventurata fanciulla fu rapita durante una sua traversata nell'Adriatico, dai soldati guidati dal condottiero fermano Saporoso Matteucci.
In attesa di ricevere il riscatto, la donna venne segregata proprio nella torre che ancora oggi porta il nome di Saporoso, edificata lungo corso Cefalonia a Fermo.
Passando il tempo sembra che la donna, bellissima e molto colta, riuscì a conquistare il cuore dei fermani e dello stesso Saporoso.
Visto però l'amore che legava il sultano a sua figlia ed il fatto che ella dovesse andare in sposa ad un famoso capitano turco, tale Rüstem Pasa, Solimano offrì cento soldati cristiani prigionieri in cambio della resituzione dell'amata erede.
Saporoso non potè rifiutare e così si spense il sogno di una vagheggiata leggenda sulla loro storia d'amore.
Il busto del condottiero giace ora nella cripta del Duomo, parte probabilmente di un monumento funebre smembrato che si doveva trovare nella stessa chiesa.
Il cardinale Decio Azzolino e la Regina Cristina di Svezia
Uniti in vita da profondo amore per le arti e la letteratura, il Cardinale e la regina svedese furono uniti anche nella morte avvenuta a pochi mesi di distanza l'una dall'altro nello stesso anno 1689.
A causa di questi decessi improvvisi, i patrimoni dei due “confidenti” furono dispersi tra i vari collezionisti in brevissimo tempo, privando forse la città di Fermo di collezioni quanto mai preziose.
Il cardinale Decio era infatti fermano, e grazie al suo mecenatismo ed alla sua lungimiranza la città conserva una delle biblioteche più suggestive ed importanti a livello nazionale, la Sala del Mappamondo, che ancora oggi porta dipinto il nome Cristina al suo ingresso, come a suggellare la sua eterna devozione per la regina.
Moltissime leggende aleggiano intorno ai due amici, come quella che voleva il loro nido d'amore nel villino del Cardinale Azzolino ancora oggi esistente a Grottammare, da cui si dice che partisse ogni giorno una carrozza completamente chiusa che scendeva fino al mare per permettere ai due di bagnarsi senza essere visti.