Sulle tracce dei Romani
Itinerario di mezza giornata: Fermo - Falerone
FERMO, città industriale, commerciale e agricola delle Marche, è situata sulla parte più elevata di un colle tra le basse valli dei fiumi Tenna ed Ete Vivo, dove si staglia la grande Cattedrale dedicata all'Assunta. I primi dati certi di insediamento risalgono al sec. VIII a.C.. Divenne colonia di diritto latino nel 264 col nome di Firmum Picenum. Grande esempio di romanità sono le Cisterne Romane che servivano alla raccolta delle acque per l'approvvigionamento della colonia romana. Altri luoghi di interesse sono: Piazza del Popolo, circondata dai più antichi e prestigiosi palazzi della Città; Palazzo dei Priori, antica sede del Comune, oggi sede della Pinacoteca Civica, il cui percorso comprende anche la visita alla straordinaria Sala del Mappamondo e alla mostra archeologica permanente: “Fermo dai Villanoviani ai Piceni”; il Teatro dell'Aquila, uno dei più grandi e prestigiosi teatri della regione Marche; Corso Cefalonia e Corso Cavour, dove si affacciano i più eleganti e ricchi palazzi della città.
 
 
Visita alle Cisterne Romane (I sec. d.C.)
La struttura, progettata per la conservazione e la distribuzione dell'acqua a tutta la città di Fermo, rappresenta un vivo esempio di altissima ingegneria idraulica. All'interno si possono apprezzare le tecniche costruttive in calcestruzzo delle imponenti murature, le tracce dell'intonaco impermeabile e i pozzetti di aerazione per la depurazione delle acque.

FALERONE, Il territorio di Falerone fu uno dei principali teatri degli scontri tra i piceni e i romani durante la guerra sociale nel 90 A. C. I romani vi fondarono poi, presso il fiume Tenna, la colonia di Falerio Picenus. Resti dell'antica città romana sono visibili oggi in località Piane di Falerone: in buono stato di conservazione è in particolare il teatro, di cui rimane la struttura in laterizi con la scena e la cavea e quattro vomitatori.
 

Visita al Teatro Romano
Il fasto di Falerio Picenus è testimoniato dalle imponenti costruzioni romane. Innanzitutto, il Teatro che sorse probabilmente nell'anno 43 d.C. e fu dedicato all'imperatore Tiberio Claudio. Le mura sono in laterizio; le volte a sostegno delle gradinate, invece, sono state realizzate con pietre e sassi. La cavea poteva contenere sino a 1600 spettatori da sistemare in tre ordini attraversati da un duplice passaggio detto Praecinctio. Su quello inferiore sbucavano i quattro ingressi detti Vomitoria. L'orchestra, dove prendevano posto i personaggi più in vista della città era, con ogni probabilità, provvista di pavimentazione in marmo.
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