La cattedrale
In pochi minuti da Piazza del Popolo, centro della città, si raggiunge la sommità del colle Girifalco, conosciuto anticamente come Colle Sabulo, dal quale lo sguardo spazia dai Monti Sibillini al mare, accarezzando le curve dolci delle colline ricoperte da vigneti, uliveti e frutteti. Sul fondo del parco, è possibile ammirare l’imponente mole della Cattedrale dedicata all’Assunta L’antico Duomo di Fermo, fondato su un tempio pagano di cui rimangono tracce nell’ipogeo, venne distrutto nel 1176 per ordine di Federico I, detto il Barbarossa. Della ricostruzione del 1227, voluta da Federico II, rimane solamente l’imponente facciata romanico-gotica e l’atrio ricco di affreschi del Trecento. L’interno, malgrado sia stato modificato in stile neoclassico nel Settecento, conserva ancora preziose opere che testimoniano il rilievo assunto dalla Diocesi della città di Fermo nel corso dei secoli. Sono infatti visibili opere di grande pregio: un sarcofago paleocristiano del III-IV secolo, collocato nella cripta duecentesca; diversi monumenti funebri di importanti personaggi tra cui quello dedicato a Giovanni Visconti d’Oleggio situato nell’atrio della cattedrale; un’icona bizantina, dono di San Giacomo della Marca, situata nel coro d’inverno; un mosaico paleocristiano con pavoni, visibile dall’altare principale.